La storia del San Carlo

La struttura assistenziale, situata nel quartiere In Selva, si compone di due edifici, l’Istituto per anziani San Carlo e il Centro Diurno, quest’ultimo ospitato nella villa storica edificata nel 1850 per opera di Alessandro Valentino Balli, originario di Cavergno, poi emigrato in Olanda. La storia del San Carlo racconta che a fine Ottocento l’edificio fu acquistato dal sacerdote Bartolomeo Mercolli che vi fondò una scuola, in funzione fino al 1918. Soltanto nel 1932 il Comune si interessò all’immobile, prima acquistandolo, poi ristrutturandolo per insediarvi nel 1939 il primo ricovero.

La villa, parte fondamentale della storia del San Carlo.

La villa storica

Nel 1957 la villa storica fu ampliata e nel 1970 le suore della congregazione di Ingenbohl, in Canton Svitto, che vi si erano nel frattempo insediate, lasciarono la direzione dell’Istituto che passò a conduzione laica. Completamente ristrutturato a fine Novecento, nel Palazzo furono create 16 camere per ospiti domiciliati a Locarno e altre 3 camere singole riservate a brevi soggiorni, così da sgravare temporaneamente i propri familiari.

Un nuovo inizio nella storia del San Carlo

Nella pianificazione cantonale dei posti letto per gli anziani della regione, nonché per volontà politica del Comune di Locarno, negli anni ’70 del Novecento si decise di costruire un nuovo edificio che avrebbe dovuto ospitare almeno un centinaio di anziani. Lo stabile, successivamente ampliato con un ottavo piano, fu ristrutturato nel 2004, quando ha assunto l’attuale configurazione nelle sue 93 camere singole e 4 camere doppie, riservate, queste ultime, agli ospiti affetti da Alzheimer, per i quali si è voluto creare uno spazio dedicato dove vivere più serenamente.